I Cameristi della Scala chiudono La Primavera in Musica organizzata da Fondazione Ruminelli e Comune di Villadossola

2025

DETTAGLI EVENTO

  • Teatro La Fabbrica - Villadossola
  • 9 Maggio 2025
  • 21:00 - 23:00
ruminelli.it

I Cameristi della Scala chiudono La Primavera in Musica organizzata da Fondazione Ruminelli e Comune di Villadossola

L’appuntamento Cento anni di teatro in musica. Da Rossini a Puccini
è in programma venerdì 9 maggio al Teatro La Fabbrica di Villadossola

Dopo il successo del primo appuntamento con il Requiem in re minore KV 626 di Wolfgang Amadeus Mozart, sabato 12 aprile torna Primavera in Musica, la stagione lirica e sinfonica fortemente voluta dall’Amministrazione Comunale di Villadossola e realizzata in sinergia e con il fondamentale contributo economico della Fondazione Paola Angela Ruminelli.

L’appuntamento, alle ore 21 al Teatro La Fabbrica di Villadossola, è con l’allestimento in forma di concerto per soli, coro e orchestra di Cavalleria rusticana, capolavoro del verismo operistico, composto da Pietro Mascagni. Polimnia Arts Orchestra e Coro sotto la direzione di Lorenzo Battagion, accompagnano il soprano Ana Isabel Lazo (Santuzza), il tenore Samuele Simoncini (Turiddu), il baritono Romano Martinuzzi (Alfio), il mezzosoprano Giulia Medicina (Lola) e il contralto Daniela Valdenassi (Mamma Lucia). Il concerto vedrà sul palco anche la Cappella Musicale del Sacro Monte Calvario di Domodossola, il Coro di Calice e il Coro di voci bianche M. Langhi dell’Istituto Immacolata di Novara. Maestro del coro è Alberto Veggiotti.

L’appuntamento, come tutte le manifestazioni sostenute da Fondazione Paola Angela Ruminelli, è ad ingresso libero sino ad esaurimento dei posti disponibili; le offerte raccolte durante la serata saranno devolute alla Casa di Riposo Teresa Ceretti di Villadossola.

Cavalleria rusticana, melodramma in un atto su libretto di Giovanni Targioni-Tozzetti e Guido Menasci tratto dall’omonima novella di Giovanni Verga, rappresenta uno dei massimi esempi del verismo musicale italiano. Prima opera composta da Mascagni – e certamente la più nota fra le sedici del compositore livornese –, con il suo debutto del 17 maggio 1890 al Teatro Costanzi di Roma, Cavalleria rusticana conquistò immediatamente pubblico e critica, segnando così l’inizio di un nuovo capitolo nella storia della lirica: ancora oggi continua a essere una delle opere più amate e rappresentate nei teatri di tutto il mondo.

L’opera – vincitrice di un concorso indetto dalla casa editrice Sonzogno nel 1888 per giovani compositori italiani esordienti – racconta una vicenda di amore, gelosia e vendetta ambientata a Vizzini, piccolo borgo siciliano. La musica intensa e passionale di Pietro Mascagni esalta il dramma dei protagonisti, con arie e cori di grande potenza emotiva, tra cui il celebre Intermezzo sinfonico e la struggente Voi lo sapete, o mamma.

Pietro Mascagni (1863-1945), uno dei più importanti compositori italiani dell’epoca verista, nacque a Livorno e studiò al Conservatorio di Milano, dove conobbe Giacomo Puccini. Il trionfo di Cavalleria rusticana lo consacrò a livello internazionale, garantendogli una carriera costellata di successi, con opere come L’amico Fritz e Iris. Sebbene il suo stile si sia evoluto nel tempo, Mascagni rimase sempre legato all’espressione intensa e drammatica della musica; la sua morte, nel 1945 a Roma, ha lasciato un’eredità musicale indelebile.

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Lorenzo Battagion compie gli studi musicali presso il conservatorio “Cantelli” di Novara dove si diploma brillantemente nel 2001 in canto sotto la guida del tenore Vittorio Terranova. Si perfeziona successivamente presso il conservatorio “G. Verdi” di Milano, alla “Belcanto Akademie” di Deustchlandberg (Austria) e presso l’accademia di Katia Ricciarelli a Parma. È vincitore del primo premio assoluto al concorso “Rome Festival” e del concorso “Primo Palcoscenico” di Cesena. Ha collaborato con diverse realtà musicali in Italia e all’estero (USA,Giappone, Francia, Austria, Spagna) e come artista del coro con il Teatro alla Scala di Milano, l’Arena di Verona e il Maggio Musicale Fiorentino. È attualmente in organico stabile presso il Teatro Regio Torino e svolge continua ed intensa attività concertistica e operistica. Affianca l’attività di artista del coro a quella di solista presso lo stesso Teatro Regio e, in qualità di direttore artistico e musicale dell’associazione culturale Polimnia Arts Company P.N.O., quella di direttore d’orchestra per varie istituzioni musicali.

La “Polimnia Arts Company” è una associazione artistica nata nel 2021 con l’obiettivo di unificare tre realtà presenti e consolidate sul territorio del Piemonte nord orientale: il Coro Lirico G.B. Viotti di Vercelli, la Corale S. Abbondio di Buronzo e la Corale di Calice di Domodossola.

Polimnia Arts – che può offrire un organico che comprende circa 130 membri, tra coristi, solisti e musicisti – è dunque un’unica grande compagine corale-orchestrale in grado di affrontare le partiture dei grandi compositori che richiedono organici particolarmente numerosi. Polimnia Arts funge anche da grande contenitore di promozione non solo per la musica classica ma per le arti in generale, con la volontà anche di divulgare e promuovere le arti a livello sociale, culturale ed educativo.

Polimnia Orchestra si compone di una trentina di membri, provenienti dalle maggiori entità musicali italiane. Si esibisce sia autonomamente che con il Polimnia Choir e, in formazione ridotta, con il Polimnia Consort.

Formato da una settantina di elementi, il Polimnia Choir è un coro misto che nasce dalla fusione del Coro Lirico G.B. Viotti di Vercelli, diretto da Stefania Bellini, con la Corale Sant’Abbondio di Buronzo, diretta da Lorenzo Battagion e la Corale di Calice, diretta da Anselmo Quartagno.

Il coro, particolarmente adatto a esecuzioni che richiedono formazioni numerose, spazia dal repertorio lirico a quello sinfonico.

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Primavera in Musica, la stagione lirica e sinfonica fortemente voluta dall’Amministrazione Comunale di Villadossola e realizzata in sinergia e con il fondamentale contributo economico della Fondazione Paola Angela Ruminelli volge al termine. Il grande successo di pubblico dei primi due appuntamenti (il Requiem di Mozart e Cavalleria rusticana di Mascagni) ha certamente messo in evidenza la passione dell’Ossola per la musica operistica.

L’ultimo appuntamento è in calendario venerdì 9 maggio alle ore 21, come sempre al Teatro La Fabbrica di Villadossola: i Cameristi della Scala diretti da Francesco Muraca, con la voce del soprano Giulia Bolcato e il clarinetto solista di Fabrizio Meloni, saranno protagonisti di un concerto di celebri arie d’opera dal titolo Da Rossini a Puccini. Cento anni di teatro in musica.

La gazza ladra di Gioachino Rossini, Don Pasquale di Gaetano Donizetti, I Capuleti e i Montecchi di Vincenzo Bellini, La Traviata e Rigoletto di Giuseppe Verdi, Carmen di Georges Bizet, Turandot e La Bohème di Giacomo Puccini, le Danze dal Gattopardo di Nino Rota e una fantasia su temi di Traviata per clarinetto e orchestra di Donato Lovreglio compongono il programma della performance dell’orchestra da camera, formata da musicisti dell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano.

Il concerto, così come tutta l’attività dei Cameristi della Scala, è sostenuto da Intesa Sanpaolo e come tutte le manifestazioni organizzate e sostenute da Fondazione Paola Angela Ruminelli, è ad ingresso libero sino ad esaurimento dei posti disponibili. Le offerte raccolte durante la serata saranno devolute alla Casa di Riposo Teresa Ceretti di Villadossola.

Ecco il programma dettagliato:

Gioachino Rossini, La gazza ladra

Sinfonia

Gaetano Donizetti, Don Pasquale

Quel guardo il cavaliere

Vincenzo Bellini, I Capuleti e i Montecchi

Eccomi in lieta vesta… Oh quante volte…

Giuseppe Verdi, La Traviata

Preludio atto terzo

Donato Lovreglio, Fantasia da concerto per clarinetto e orchestra su temi di Traviata

Giuseppe Verdi, Rigoletto

Fantasia dall’opera

Preludio. Parmi veder le lacrime. Caro nome

La donna è mobile. Bella figlia dell’amore. Si vendetta

Georges Bizet, Carmen Suite

Preludio. Aragonaise. Habanera. Entracte. Les Dragons d’Alcalà. Seguedille

Giacomo Puccini, Turandot

Tu che di gel sei cinta

Nino Rota, Danze dal Gattopardo

Mazurka. Galop. Valzer del commiato. Polka. Valzer Verdi

Giacomo Puccini, La Bohème

Valzer di Musetta

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L’orchestra da camera dei Cameristi della Scala è formata da musicisti dell’Orchestra del Teatro alla Scala e ha iniziato la sua attività nel 1982. Nel 2012 ha ricevuto dalla Provincia di Milano il Premio Isimbardi, destinato alle istituzioni che con la loro importante attività internazionale hanno contribuito al prestigio della città di Milano nel mondo.

Dall’autunno 2023 i Cameristi della Scala sono i protagonisti del ciclo di concerti nel Duomo di Milano Scintille di musica, che riscuote un grande successo di pubblico e prosegue anche nel 2025.

Nel gennaio 2018 hanno eseguito il concerto inaugurale del World Economic Forum di Davos, da sempre vetrina delle migliori realtà concertistiche internazionali. Nel 2017 hanno partecipato alle celebrazioni dei 150 anni dalla nascita di Arturo Toscanini, con un concerto alla Library of Congress di Washington, ed uno nell’Auditorium del Guggenheim Museum di New York. Hanno suonato a Pechino, nella sede delle Nazioni Unite a New York, alla Carnegie Hall di New York e al MIT di Boston, a Washington, Miami e Providence, in tre occasioni a Mosca nella sala Ciaikovskij, a Madrid all’Auditorium National, a Buenos Aires al Teatro Coliseum, a Parigi nella sede dell’Unesco e nella Salle Gaveau, a Varsavia, a Zurigo, a Toronto e nelle principali città di Spagna, Germania, Francia, Svizzera, Svezia, Norvegia, Danimarca, Polonia, Lettonia, Lituania, Serbia, Turchia.

Francesco Muraca, nato nel 1991, inizia da giovanissimo lo studio della musica e in particolare degli strumenti a percussione, ottenendo il diploma di laurea con lode nel 2010 al conservatorio di Cosenza. Ha approfondito lo studio del pianoforte e della direzione d’orchestra e perfezionato il repertorio lirico presso l’Opéra Royal del Wallonie, Liegi.

Dal 2010 collabora con il Teatro alla Scala, è diventato membro effettivo dell’orchestra nel 2015. Nel ruolo di direttore ha guidato vari ensemble interni al Teatro, tra cui i Corni della Scala, i Percussionisti della Scala, Ensemble Contemporaneo, i Solisti della Scala, i Cameristi della Scala e i Virtuosi della Scala; ha debuttato alla Scala guidando un’orchestra da camera composta dai membri dell’Accademia della Scala e del Teatro. Ha assistito Riccardo Chailly, ha interpretato lavori di Berio, Andriessens, Jolivet, ha diretto i concerti che la Filarmonica della Scala propone nel progetto “Sound, Music!” per le scuole di Milano nel marzo 2025.

Francesco Muraca è anche compositore: la sua opera lirica in due atti intitolata Fanny, su libretto di Elisabetta Cattaneo, è stata pubblicata nel 2022 dalla casa editrice EMW di Milano. Il teatro Massimo Bellini di Catania gli ha commissionato una cantata per coro e orchestra, che è stata inserita nel cartellone della stagione sinfonica 2024 e riproposta nella stagione 2025.

Il soprano Giulia Bolcato si è formata presso il Conservatorio “B. Marcello” di Venezia, laureandosi con lode in canto lirico. Ha poi proseguito la specializzazione in canto rinascimentale e barocco presso il Conservatorio “Dall’Abaco” di Verona, conseguendo nuovamente la lode e la menzione d’onore.

Artista versatile e raffinata, ha interpretato ruoli di rilievo nel repertorio barocco, lirico e romantico: L’Orfeo di Monteverdi, Gli amori di Apollo e Dafne di Cavalli, Dido & Aeneas di Purcell, Arminio di Bononcini, Lesbina e Milo di Vignola, La Cambiale di Matrimonio, La gazza ladra e L’italiana in Algeri di Rossini, Die Zauberflöte e Le nozze di Figaro di Mozart, Rigoletto e Un ballo in maschera di Verdi. Si è cimentata anche nel repertorio cameristico e contemporaneo, interpretando l’opera The Telephone di Gian Carlo Menotti.

Si è esibita in prestigiosi teatri e festival internazionali, tra cui la Royal Swedish Opera di Stoccolma, il Teatro Regio di Parma, il Festival di Salisburgo, il Grand Théâtre de Genève, il Teatro Filarmonico di Verona, il Teatro Campoamor di Oviedo, la Fenice di Venezia, la Elbphilharmonie di Amburgo, la Philharmonie de Paris, gli Auditori di Barcellona e Valencia e la Bartók National Concert Hall di Budapest e il Teatro Carlo Felice di Genova.

Ha collaborato con direttori d’orchestra e registi di fama internazionale; ha cantato con ensemble prestigiosi, ha ricevuto vari riconoscimenti internazionali ed è attiva anche nella musica contemporanea.

Fabrizio Meloni, primo clarinetto dell’Orchestra del Teatro e della Filarmonica della Scala dal 1984, ha compiuto gli studi musicali al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano diplomandosi con il massimo dei voti, la lode e la menzione d’onore.

È vincitore di concorsi nazionali e internazionali, tra cui ARD Monaco, Primavera di Praga nel 1986.

Ha collaborato con solisti di fama internazionale quali Bruno Canino, Alexander Lonquic, Michele Campanella, Heinrich Schiff, Friederich Gulda, Editha Gruberova, il Quartetto Hagen, M.W Chung, Philip Moll, Riccardo Muti e Daniel Baremboim. Ha tenuto tournée negli Stati Uniti e in Israele col Quintetto a Fiati Italiano, eseguendo brani dedicati a questa formazione da Berio e Sciarrino; dal 1989 al 1994 ha collaborato intensamente con Luciano Berio. Con il Nuovo Quintetto Italiano, nato nel 2003, ha effettuato tournée in Sud America e nel Sud Est Asiatico. La sua tournée con Philippe Moll e i Solisti della Scala in Giappone è stata accolta da entusiastici consensi di pubblico e critica: il programma di musiche italiane è stato raccolto nel CD I fiati all’opera (Dad Records).

Teatro La Fabbrica – Villadossola

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