25 Giu Inaugurata la grande mostra domese dedicata al Futurismo
Inaugurata oggi a Palazzo San Francesco alla presenza del console generale del Perù a Torino Cesar Jordan-Palomino la mostra «Balla Boccioni Depero. Costruire lo spazio del futuro» . In mostra con alcune opere inedite di Balla e Boccioni e prestiti dal MART di Rovereto alla Cariverona, alla Fondazione Biagiotti e Casa Depero, alla Collezione della Banca d’talia, in tutto oltre 70, anche alcune testimonianze, come le sculture delle donne ossolane in abiti d’epoca, la prima macchina immatricolata nella Provincia di Novara e l’ala dell’aeroplano dell’aviatore peruviano Geo Chávez che compì la straordinaria impresa della prima trasvolata del Sempione. Prima della visita all’esposizione a fare gli onori di casa nell’ex cappella Mellerio il sindaco Lucio Pizzi. La presentazione ha visto anche gli interventi di coloro che hanno collaborato alla realizzazione coordinati dall’assessore alla Cultura Daniele Folino.
“E’ per noi un immenso onore – ha detto il console del Perù – vedere Geo Chavez al centro della mostra. Un atto eroico come un’opera d’arte. Chavez fu un esponente del modernismo e del futurismo. Voleva essere il più veloce non solo nel volo ma anche in altri sport come il tiro al bersaglio, il ciclismo, le corse in automobile. Fu un esempio perfetto del futurismo. Già pensiamo al prossimo anno a festeggiare insieme i 110 anni della Trasvolata”
“E’ Una mostra straordinaria – ha detto il sindaco Lucio Pizzi – con opere eccezionali. Il MART, la galleria d’arte moderna di Roma ed altri prestigiosi enti ci hanno dato fiducia. Sono opere di grande valore artistico ed economico. Raccontano un’epoca in cui Domodossola accarezzava il sogno della modernità. Anche oggi la città guarda ancora al futuro, per essere il centro vitale della Provincia e non solo vuole anche varcare i confini”.
La parola è poi passata alla rappresentante della Fondazione Comunitaria del Vco Flavia Grossi e al presidente della Fondazione Ruminelli Antonio Pagani. Grossi ha sottolineato l’elevata qualità delle opere in mostra.
“E’ una mostra che emoziona- ha detto il presidente della Fondazione Ruminelli Antonio Pagani- che fa tornare con la macchina del tempo al 1910 quando vivemmo la nostra ora più fulgida”.
“Ho iniziato a lavorare per i musei di questa città 18 mesi fa – ha detto il curatore Antonio D’amico partendo da alcune date importanti per la città il 1881 l’esposizione industriale italiana di Milano, il 1906 il traforo del Sempione e il 1910 la prima trasvolata delle alpi il pensiero è andato al Futurismo”.
Il vernissage ha visto uno scambio di doni, il sindaco di Domodossola ha donato al console un libro su Domodossola dello storico Enrico Rizzi. Il console a sua volta ha donato un libro sulla cucina Peruviana al sindaco Pizzi e al presidente della Fondazione Ruminelli Antonio Pagani. Per finire Pagani ha donato al console un opuscolo con i suoi appunti di viaggio in Perù in occasione di una sua visita con un gruppo di Ossolani.
Mary Borri
Foto Fabio Nedrotti