La Collegiata gremita per la Lectio Magistralis di Vittorio Sgarbi

E’ partita col botto l’introduzione che Vittorio Sgarbi ha fatto alla sua Lectio Magistralis: partendo dall’assioma che “i musei dovrebbero esseri gratuiti anziché foraggiare col reddito di cittadinanza gli scansafatiche“, il “polemista”, come lui stesso ha suggerito per un proprio epitaffio, si è scagliato contro presidi e ministro che vogliono togliere il crocefisso dalle scuole; contro i vescovi rei di criticare chi fa professione della propria fede cattolica, con chiaro riferimento a Matteo Salvini pur non nominandolo; senza risparmiare il Presidente del Consiglio Conte e il Presidente Mattarella.

La lezione vera e propria verteva sulle figure di Caravaggio e Tanzio da Varallo. Interessante il parallelismo che Sgarbi ha fatto tra il Caravaggio e Pasolini, entrambi attratti da giovani uomini, ragazzi di vita usati come modelli e una prematura scomparsa su di una spiaggia deserta. Le innovazioni di Caravaggio hanno portato a Roma innumerevoli artisti vogliosi di conoscere questo nuovo stile e nei primi del ‘600 anche Tanzio da Varallo vi giunse giovanissimo per iniziare il suo apprendistato, diventando poi un artista di primaria importanza al pari del Caravaggio stesso, seppur meno conosciuto. A metà del ‘600 l’interesse per gli artisti come Caravaggio iniziò a scemare fino a perdersene addirittura la memoria, si dovette attendere gli anni 10 del novecento per riscoprire il Caravaggio e il 1951 per far si che tutte le sue opere, sparse tra Milano, Roma e Malta fossero raccolte ed esposte in una mostra a Milano. Terminata la lezione Sgarbi ha raggiunto Palazzo San Francesco, dopo una accalorata diretta con Rete 4, il saluto dell’assessora regionale Vittora Poggio dal quale è trapelata anche la notizia di un probabile coinvolgimento di Vittorio Sgarbi alla direzione dei Sacri Monti.

Accompagnato dal curatore Antonio D’Amico il critico ha visitato la mostra che vede esposti anche opere provenienti dal museo “Mart” presieduto proprio da Sgarbi e prestate a titolo gratuito all’esposizione di Domo. Alla fine della visita guidata Sgarbi si è intrattenuto con il pubblico firmando autografi e scattando fotografie. A conclusione della giornata domese, Sgarbi è tornato presso la Collegiata per osservare più attentamente i quadri e gli affreschi presenti lontano dalla calca, proseguendo infine per la chiesa di Vagna dove è custodito un altro capolavoro del Tanzio, la ‘Visitazione’.

 

Fabio Nedrotti

 

ruminelli.it