21 Giu L’aereo di Chavez, la prima auto sul Sempione… il “Futurismo” ossolano in mostra con Balla, Boccioni, Depero
Dopo il grande successo dello scorso anno con “De Chirico De Pisis. La mente altrove”, la nuova stagione espositiva di Palazzo San Francesco prosegue con la grande mostra dedicata ai Maestri della corrente artistica del futurismo ” Balla, Boccioni, Depero. Costruire lo spazio del futuro”, che sarà inaugurata ufficialmente domani, sabato 22 giugno alle ore 17, con la presentazione da parte del curatore, Antonio D’ Amico, in Cappella Mellerio e a seguire il taglio del nastro a Palazzo San Francesco. Questa mattina si è tenuta in esclusiva per i giornalisti una preview dell’esposizione che vede oltre settanta capolavori di Giacomo Balla, Umberto Boccioni, Fortunato Depero, Gerardo Dottori, Tullio Crali e altri artisti, in dialogo con le affascinanti sculture delle donne ossolane in abiti d’epoca, con la prima macchina immatricolata nella provincia di Novara ( di proprietà del Conte Mellerio) e l’aereoplano dell’ aviatore peruviano Geo Chàvez che per primo sorvolò le Alpi nel 1910. E proprio il Console Generale del Perù a Torino, domani pomeriggio, sarà presente all’ inaugurazione della mostra per omaggiare il conterraneo eroe dei cieli. Il sindaco Lucio Pizzi e l’assessore Daniele Folino hanno accolto questa mattina la stampa, e il presidente della Fondazione Ruminelli, Antonio Pagani, ha anche comunicato che cento copie del libro ” Domo borgo millenario ” di Enrico Rizzi edito da Grossi saranno donate al Comune di Domodossola. Era presente Nicoletta Boschiero, responsabile di Casa d’ Arte Futurista Depero, la quale non ha escluso altre collaborazioni future con il Comune di Domodossola. Una mostra assolutamente da non perdere voluta fortemente dal Comune di Domodossola, in partnership con la Fondazione Paola Angela Ruminelli, con il sostegno della Fondazione Comunitaria del VCO , con la fondamentale collaborazione del Mart- Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto e dell’ Associazione Musei dell’ Ossola e patrocinata dal Mibac – Ministero per i beni e le attività culturali e da Regione Piemonte. La mostra presenta oltre settanta opere che propongono una visione coinvolgente dall’ultimo decennio dell’ Ottocento fino al 1960 dalla stagione prefuturista all ‘aeropittura, attraversando gli anni tra le due grandi guerre per evidenziare il cambiamento del rapporto tra uomo e natura, tra tradizione e futura. Un evento assolutamente da non perdere. Aperture dal 23 giugno fino al 3 novembre 2019 nei seguenti orari : da mercoledì a domenica dalle ore 10-12 e 15-19 .
Elisa Pozzoli