L’Orchestra Sinfonica del Conservatorio “Guido Cantelli” di Novara in concerto a Villadossola martedì 6 giugno

L’Associazione Ruminelli offre un nuovo grande concerto al pubblico del
Teatro La Fabbrica: musiche di Nino Rota e Johannes Brahms

Prosegue la stagione musicale voluta da Associazione Culturale Mario Ruminelli e Fondazione Paola Angela Ruminelli: il prossimo appuntamento è in calendario martedì 6 giugno alle ore 21 presso il Teatro La Fabbrica di Villadossola. Protagonista sul palco del teatro ossolano sarà l’Orchestra Sinfonica del Conservatorio “Guido Cantelli” di Novara diretta da Nicola Paszkowski con Fabrizio Buzzi al contrabbasso solista.

Di seguito il programma della serata:

Nino Rota (1911-1979)

DIVERTIMENTO CONCERTANTE PER CONTRABBASSO E ORCHESTRA

  1. Allegro Maestoso
  2. Alla Marcia Allegramente

III. Aria – Andante

  1. Finale – Allegro Marcato

***

Johannes Brahms (1833-1897)

SINFONIA N. 1 OP. 68 IN DO MINORE

  1. Un poco sostenuto. Allegro
  2. Andante sostenuto

III. Un poco Allegretto e Grazioso

  1. Finale. Adagio. Più Andante. Allegro non troppo, ma con brio.

Il Divertimento Concertante, scritto da Nino Rota per il virtuoso contrabbassista Franco Petracchi, rappresenta una delle principali composizioni del repertorio per il contrabbasso. Più che un Divertimento, è un vero e proprio Concerto articolato in quattro movimenti: Allegro, Marcia, Aria, Finale. Il Divertimento ha origine dalla richiesta di un brano per contrabbasso e pianoforte, fatta da Petracchi quando lavorava con Nino Rota al Conservatorio di Bari. I quattro movimenti vengono composti in momenti diversi, tra il 1967 e il 1971: Marcia è il primo ad essere scritto e comprende esercizi eseguiti dagli allievi di Petracchi e abitualmente ascoltati da Nino Rota dal suo ufficio. Il secondo movimento ad essere composto, poi diventato il terzo della composizione, è l’Aria, scritta nel 1968, originariamente scritto per il film Il dottor Zivago e poi ritirato per disaccordi con la produzione. Nino Rota raccomandava a Petracchi di eseguire l’Aria «pensando a una lenta marcia di esuli russi diretti verso la Siberia». Il Finale è del 1969 mentre l’Allegro iniziale viene composto per ultimo, nel 1971. La parte per il contrabbasso solista, interpretata il prossimo 6 giugno da Fabrizio Buzzi, è impegnativa e mette in luce la stretta collaborazione tra esecutore e compositore.

La seconda parte del concerto è dedicata a Brahms e alla sua monumentale Prima Sinfonia: abbozzata nel 1855, il suo primo tempo fu scritto solo nel 1862, mentre l’attuale fisionomia del lavoro risale agli anni Settanta, nello specifico alle estati tra il ‘74 e il ’76, che Brahms trascorse nell’isolamento del Mar Baltico, sull’isola di Rügen. La prima esecuzione si tenne il 4 novembre 1876 a Karlsruhe. Capolavoro ostico, non del tutto amabile per ammissione dello stesso autore, la Sinfonia si riallaccia direttamente a Beethoven, come notarono senza esitazioni il critico Eduard Hanslick (già nel 1876) e il celebre direttore Hans von Bülow, salutandola come la «Decima», ideale continuazione del catalogo beethoveniano. Al Beethoven eroico del primo decennio del secolo rimandano con piena coscienza storica la densità contrappuntistica, il pathos ad alto volo, la serietà etica alla base dell’opera, evidenti innanzitutto nei movimenti estremi straordinariamente dilatati, che concedono solo una manciata di minuti all’idillio del terzo tempo. Il problema sinfonico viene affrontato con circospezione, preparando sistematicamente i futuri sviluppi di un discorso rigorosamente consequenziale.

Il concerto, che coincide con il saggio di fine anno degli allievi del Conservatorio, sarà diretto dal M° Nicola Paszkowski. Diplomatosi in direzione d’orchestra con il massimo dei voti al Conservatorio “Luigi Cherubini” di Firenze, ha collaborato con numerose orchestre e istituzioni nazionali e internazionali tra le quali l’Orchestra della Toscana, l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano, la Filarmonica di Torino, la Sinfonica Siciliana, le orchestre del Teatro Lirico di Cagliari e del Teatro Massimo di Palermo, l’Orchestra Filarmonica di Montecarlo, la Filarmonica di Cracovia, solo per citarne alcune.

Dal 2000 al 2012 è Direttore preparatore dell’Orchestra Giovanile Italiana. Nel 2011 dirige l’Orchestra e il Coro del Teatro dell’Opera di Roma per il Nabucco al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo. Nel 2012, a chiusura della XXIII edizione di Ravenna Festival, dirige la trilogia “popolare” di Verdi, Rigoletto, Trovatore e Traviata al Teatro Alighieri e, nello stesso anno, è alla guida dell’Orchestra Filarmonica Arturo Toscanini al Kissinger Sommer International Musikfestival. Per la regia di Cristina Mazzavillani Muti, dirige la Trilogia “Verdi & Shakespeare” Macbeth, Otello e Falstaff nel 2013. Nel 2015 porta in scena Il barbiere di Siviglia per Opera Studio, inaugura la stagione estiva del Teatro dell’Opera di Firenze con l’Orchestra del Maggio Musicale e in settembre dirige il concerto per i trent’anni della Royal Oman Symphony Orchestra. Nell’ambito della Trilogia pucciniana di Ravenna Festival 2015, dirige La bohème, sempre con la regia di Cristina Mazzavillani Muti. Nel 2016 ha diretto La vedova allegra per Opera Studio e nell’aprile ha ripreso per il teatro Alighieri di Ravenna il Macbeth; al Savonlinna Opera Festival ha diretto Falstaff e Macbeth. Nello stesso anno, su invito di Raina Kabaivanska, ha diretto la Turandot di Puccini al Teatro Lirico di Sofia. Nell’aprile del 2017 ha diretto La bohème a San Pietroburgo per il Festival di Elena Obrazcova. Fa parte della commissione esaminatrice di “Italian Opera Academy” del maestro Riccardo Muti.

La partecipazione al concerto, in programma martedì 6 giugno alle ore 21 presso il Teatro La Fabbrica di Villadossola, è come sempre ad ingresso gratuito, sino ad esaurimento dei posti disponibili.

 

 

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