Con Prosseda, Olzer e Pasqualin torna la grande musica di Fondazione e Associazione Ruminelli

Sabato 2 aprile un concerto gratuito al Teatro La Fabbrica di Villadossola con l’esecuzione in prima assoluta di un brano di Morricone

Tornano gli appuntamenti culturali voluti da Fondazione Paola Angela Ruminelli e Associazione Culturale Mario Ruminelli: in vista di un 2022 di normalizzazione per il mondo degli eventi e delle manifestazioni, Fondazione e Associazione Ruminelli danno avvio alla propria stagione con uno straordinario concerto, come sempre ad ingresso libero (le offerte che il pubblico vorrà lasciare in occasione della serata saranno destinate alla Casa di Riposo di Villadossola), in programma sabato 2 aprile alle ore 21 al Teatro La Fabbrica di Villadossola.

“Contrappunti musicali da Bach a Morricone” è il titolo dell’appuntamento che vedrà protagonisti Roberto Prosseda e Roberto Olzer al pianoforte, con Paolo Pasqualin alle percussioni.

Nella prima parte del concerto Roberto Prosseda e Roberto Olzer interpreteranno brani di compositori classici, da Bach a Mozart, da Mendelssohn a Satie, in un dialogo contrappuntistico in cui questi brani si alternano a libere improvvisazioni ad essi ispirate, ora contrapponendosi, ora intrecciandosi, in un’ampia suite.

Nella seconda parte della serata i due pianisti, accompagnati da Paolo Pasqualin alle percussioni, daranno vita ad un ritratto inedito del grande compositore Ennio Morricone, mancato nel luglio del 2020.

Il pubblico potrà assaporare, in prima esecuzione, arrangiamenti per due pianoforti e percussioni di brani di Ennio Morricone oltre alla sua composizione inedita FROP, dedicata al collega ed amico Franco Oppo.

Di seguito il dettaglio del programma di questa seconda parte:

  • A Florinda (da “Un uomo da rispettare”)
  • Fantasmi grotteschi (da “Stark System”)
  • FROP, una variazione un po’ folle da “Ciribiribin”
  • Suite da “Eat it”

Il concerto si concluderà con la celebre Rapsodia in Blu di George Gershwin.

L’idea che abbiamo condiviso con Roberto Prosseda e Paolo Pasqualin – spiega Roberto Olzer – è di non proporre al pubblico il nucleo di composizioni più note del grande compositore romano: vogliamo svelare il Morricone degli esordi, degli anni ’60, in cui si ritrovano comunque la cifra stilistica e le soluzioni compositive che in seguito riemergeranno nelle colonne sonore più acclamate. Alcuni dei film che abbiamo riscoperto (tra cui Eat it con un esordiente Paolo Villaggio e Un uomo da rispettare con Giuliano Gemma e Kirk Douglas) sono praticamente scomparsi, ma fortunatamente le colonne sonore sono arrivate fino a noi.

“Eseguiremo anche FROP, un brano ancora inedito e mai inciso, – rivela Roberto Prosseda – che Ennio Morricone aveva dedicato al collega compositore Franco Oppo (il titolo deriva dalle lettere iniziali del suo nome). FROP si basa sulla canzone popolare piemontese Ciribiribin, che Morricone qui elabora in “una variazione un po’ folle”, come egli stesso scrive nel sottotitolo del brano, per due pianoforti e marimba/vibrafono. Ho riscoperto FROP – rivela Prosseda – dal catalogo stilato dal biografo di Morricone, Alessandro De Rosa, e mi sono quindi messo alla ricerca della partitura. Grazie al Festival Spazio Musica di Cagliari sono riuscito ad entrarne in possesso: il brano è infatti custodito all’interno dell’archivio di Franco Oppo curato da Spazio Musica.”

Il numero degli ingressi al concerto, a partecipazione gratuita, sarà regolato in base alle normative Covid-19 vigenti al momento dell’evento. Per accedere allo spazio dell’evento è necessario esibire il Green Pass e indossare mascherine FFP2.

 

LE BIOGRAFIE DEGLI ARTISTI

Roberto Prosseda

Roberto Prosseda ha guadagnato fama internazionale grazie alle incisioni Decca di musiche di Mendelssohn, tra cui l’integrale pianistica in 9 CD e il Concerto n. 3 per pianoforte e orchestra, con la Gewandhaus Orchester di Lipsia diretta da Riccardo Chailly.

Ha suonato come solista con la London Philharmonic, la Gewandhaus Orchester, la Filarmonica della Scala, l’Orchestra Santa Cecilia di Roma, la New Japan Philharmonic, la Royal Liverpool Philharmonic, la Moscow State Philharmonic, la Bruxelles Philharmonic e ha tenuto concerti alla Wigmore Hall di Londra, alla Philharmonie di Berlino, al Gewandhaus di Lipsia, al Teatro alla Scala di Milano. Ha suonato sotto la direzione David Afkham, Marc Albrecht, Christian Arming, Harry Bickett, Riccardo Chailly, Pietari Inkinen, Yannik Nezeit-Seguin, George Pehlivanian, Dennis Russel-Davies, Tugan Sokhiev, Jan Willem de Vriend, Jurai Valcuha.

Dodici sue incisioni sono state incluse nei cofanetti “Piano Gold” e “Classic Gold” della Deutsche Grammophon (2010). Attivo nella promozione della musica italiana del Novecento e contemporanea, ha inciso l’integrale pianistica di Petrassi, Dallapiccola e Aldo Clementi. Dal 2011 suona in pubblico anche il piano-pédalier, avendo riscoperto e presentato in prima esecuzione moderna il Concerto di Charles Gounod per pianopédalier e orchestra.

Roberto Olzer

Diplomato in Organo e Composizione Organistica al Conservatorio G. Verdi di Milano sotto la guida del M° Giancarlo Parodi e, con il M° Alberto Magagni, in pianoforte al Conservatorio di Mantova, si dedica ben presto all’apprendimento e allo sviluppo delle tecniche improvvisative nel repertorio jazzistico grazie alla frequentazione di Ramberto Ciammarughi.

Laureato a pieni voti in Filosofia presso l’Università Cattolica di Milano, affianca all’attività didattica quella compositiva (con vari lavori pubblicati, tra i quali il brano Per Geometrico Destino per Soli, Coro e Orchestra, commissionato dal comitato italo-elvetico per le celebrazioni del Centenario del traforo del Sempione), quella di arrangiatore, per svariate formazioni tra le quali l’Orchestra Sinfonica del Teatro Coccia di Novara e il Decimino di Ottoni del Teatro la Scala di Milano. Per quest’ultimo, ha arrangiato – tra le altre partiture – un Omaggio a Nino Rota, una Suite dedicata a John Williams, e la Rhapsody in Blue di Gershwin, in cui si è anche proposto quale pianista solista.

Da ultimo, l’unione del Decimino con il Roberto Olzer Trio ha prodotto lo spettacolo American Sweets che ha debuttato nel luglio 2015 nella rassegna ‘Tones on the Stones’. Numerose anche le frequentazioni in ambito pop, grazie alle quali ha potuto collaborare con artiste quali Antonella Ruggiero, Tosca, Simona Bencini e Susanna Parigi.

Paolo Pasqualin

Nato a Domodossola, dopo essersi diplomato al Conservatorio ”G. Verdi” di Milano sotto la guida di Maurizio Ben Omar, si perfeziona in timpani e percussione presso la Scuola Civica di Milano con David Searcy e Mike Queen, proseguendo parallelamente gli studi di batteria con Enrico Lucchini Carlo Sola e Everett Sangoma. Tra le sue collaborazioni si segnalano quelle con Ennio Morricone, Chick Corea, Steve Reich, Luciano Berio, l’Orchestra Filarmonica e del Teatro alla Scala, il Festival Strings of Lucerne, l’Orchestra della Radio Svizzera Italiana, la Kuopio Symphony Orchestra, Franco Battiato, la cantante israeliana Noa, Milva, l’Ater balletto, Gary Burton, Steve Gadd, Luis Bacalov, Eugenio Finardi, l’Ensemble Sentieri Selvaggi, Giovanni Sollima.

Dal 2000 alla scomparsa del fondatore è stato timpanista e percussionista dell’evento “Pavarotti & Friend’s”. È docente, dal 1992, della classe di Strumenti a Percussione presso il Conservatorio “G. Verdi“ di Como.

 

 

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